
Protesi oculari a Piacenza
Laboratorio all’avanguardia
Nel nostro laboratorio all’avanguardia, progettiamo, realizziamo e personalizziamo protesi oculari tecnologicamente avanzate per rispondere alle singole esigenze di ogni cliente.
La protesi oculare
Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.
Chi è l’ocularista
L’ocularista è uno specialista che realizza la protesi oculare più adatta alle esigenze di ogni singolo paziente.
L’ocularista produce la protesi oculare, la modella e l’adatta al paziente seguendo tutte le fasi e fornendogli consigli fondamentali per la risoluzione di eventuali problemi.
Tipi di protesi tradizionali
Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.
I vantaggi delle protesi in vetro sono:
- il minor peso
- il migliore scorrimento palpebrale
A queste protesi però è associata una scarsissima reperibilità e una maggiore fragilità del materiale, che le rende sensibili agli urti.
Le caratteristiche delle protesi in resina acrilica sono:
- un elevato grado di infrangibilità
- un migliore risultato estetico
- una durata maggiore nel tempo
- modificabile in fase di costruzione
Esempi di intervento
Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.
Tecniche chirurgiche
Il Centro Ottico si occupa della fase post-operazione chirurgica.
Le più efficaci tecniche chirurgiche, utilizzate nel campo delle protesi oculari, sono:
ENUCLEAZIONE
Può essere caratterizzata da una maggiore o minore attenzione al risultato estetico post-chirurgico.
Per orientarsi maggiormente all’estetica, bisogna riempire il vuoto volumetrico con altri materiali come: un impianto mobile, delle biglie di metacrilato, di silicone, di idrossipatite, di matasse di mirsilene.
Una volta tolto il bulbo, si può decidere di legare solamente i muscoli oculomotori tutti insieme, reciderli in modo da formare un pavimento orbitario e una cavità che sarà solo in parte riempita da una protesi.
In questo modo si ottiene un risultato estetico di minore naturalezza.
EVISCERAZIONE
Svuotamento del contenuto oculare che conserva la tunica sclerale con i muscoli ad essa attaccati. Viene poi inserita una biglia, meglio se di idrossipatite, a cui viene sovrapposta una protesi oculare. Tale inserimento può essere effettuato dopo iridectomia o attraverso un taglio di 360° sotto inserzione dei retti.
Per quanto riguarda le possibili complicanze chirurgiche, nel breve periodo potrebbero verificarsi congiuntiviti, blefariti e infiammazioni virali o di origine meccaniche. Con il passare del tempo, si potrebbero riscontrare: il prolasso della palpebra, la riduzione del volume cavitario, variazioni di assetto dell’endoprotesi.

La protesi oculare
Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Chi è ocularista
L’ocularista è uno specialista che realizza la protesi oculare più adatta alle esigenze di ogni singolo paziente.
L’ocularista produce la protesi oculare, la modella e l’adatta al paziente seguendo tutte le fasi e fornendogli consigli fondamentali per la risoluzione di eventuali problemi.

Tipi di protesi
Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.
I vantaggi delle protesi in vetro sono:
- il minor peso
- il migliore scorrimento palpebrale
A queste protesi però è associata una scarsissima reperibilità e una maggiore fragilità del materiale, che le rende sensibili agli urti.
Le caratteristiche delle protesi in resina acrilica sono:
- un elevato grado di infrangibilità
- un migliore risultato estetico
- una durata maggiore nel tempo
- modificabile in fase di costruzione
Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.
Esempi di intervento
Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Tecniche chirurgiche
Il Centro Ottico si occupa della fase post-operazione chirurgica.
Le più efficaci tecniche chirurgiche, utilizzate nel campo delle protesi oculari, sono:
ENUCLEAZIONE
Può essere caratterizzata da una maggiore o minore attenzione al risultato estetico post-chirurgico.
Per orientarsi maggiormente all’estetica, bisogna riempire il vuoto volumetrico con altri materiali come: un impianto mobile, delle biglie di metacrilato, di silicone, di idrossipatite, di matasse di mirsilene.
Una volta tolto il bulbo, si può decidere di legare solamente i muscoli oculomotori tutti insieme, reciderli in modo da formare un pavimento orbitario e una cavità che sarà solo in parte riempita da una protesi.
In questo modo si ottiene un risultato estetico di minore naturalezza.
EVISCERAZIONE
Svuotamento del contenuto oculare che conserva la tunica sclerale con i muscoli ad essa attaccati. Viene poi inserita una biglia, meglio se di idrossipatite, a cui viene sovrapposta una protesi oculare. Tale inserimento può essere effettuato dopo iridectomia o attraverso un taglio di 360° sotto inserzione dei retti.
Per quanto riguarda le possibili complicanze chirurgiche, nel breve periodo potrebbero verificarsi congiuntiviti, blefariti e infiammazioni virali o di origine meccaniche. Con il passare del tempo, si potrebbero riscontrare: il prolasso della palpebra, la riduzione del volume cavitario, variazioni di assetto dell’endoprotesi.