Protesi oculari a Piacenza

Laboratorio all’avanguardia

Nel nostro laboratorio all’avanguardia, progettiamo, realizziamo e personalizziamo protesi oculari tecnologicamente avanzate per rispondere alle singole esigenze di ogni cliente.
Visita ocularista

Tecniche di realizzazione innovative

I nostri dispositivi protesici sono realizzati mediante tecnologie e materiali estremamente all’avanguardia. Impieghiamo un fresatore 3D a 5 assi e PMMA Medical Device classe 2A per garantire la massima qualità dei dispositivi.

Il fresatore 3D a 5 assi industriale è uno strumento innovativo per la produzione di protesi oculari di alta precisione. Questa tecnica, sviluppata dal Centro Ottico di Massimo Rizzi e attualmente in fase di brevetto, utilizza una scansione digitale dell’impronta oculare che viene poi modellata virtualmente per assicurare un presidio perfetto in dimensioni e purezza del materiale.


Diversamente dalle tecniche tradizionali, questo metodo impiega il PMMA Medical Device di classe 2A, un materiale biocompatibile e ipoallergenico che offre una superficie estremamente liscia e con assenza d’aria, riduce il rischio di proliferazione microbica e garantisce un’elevata resistenza alla trazione e alla compressione. Questo processo assicura protesi oculari robuste, durevoli e di altissima qualità, estremamente realistiche.

 

D’altro canto, le tecniche di realizzazione protesica tradizionale come la stampa 3D a fotopolimerizzazione, costruiscono i dispositivi strato dopo strato con resine fotopolimeriche.
Questo processo presenta delle limitazioni rispetto al fresatore 3D a 5 assi. Le resine infatti possono intrappolare aria durante la polimerizzazione, creando microporosità non visibili ad occhio nudo, che permettono il proliferare di germi con dimensioni nell’ordine del milionesimo di metro.
Questo può inoltre rendere il materiale meno resistente e più fragile rispetto al PMMA, con una minore elasticità e resistenza alla compressione.

Ocularista al lavoro mentre realizza una protesi con iride di colore verde

La protesi oculare

Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Chi è l'ocularista

Chi è l’ocularista

L’ocularista è uno specialista che realizza la protesi oculare più adatta alle esigenze di ogni singolo paziente.
L’ocularista produce la protesi oculare, la modella e l’adatta al paziente seguendo tutte le fasi e fornendogli consigli fondamentali per la risoluzione di eventuali problemi.

Tipi di protesi tradizionali

Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.

I vantaggi delle protesi in vetro sono:

  • il minor peso
  • il migliore scorrimento palpebrale

A queste protesi però è associata una scarsissima reperibilità e una maggiore fragilità del materiale, che le rende sensibili agli urti.

Le caratteristiche delle protesi in resina acrilica sono:

  • un elevato grado di infrangibilità
  • un migliore risultato estetico
  • una durata maggiore nel tempo
  • modificabile in fase di costruzione

 

 

Esempi di intervento

Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Tecniche chirurgiche

Il Centro Ottico si occupa della fase post-operazione chirurgica.

Le più efficaci tecniche chirurgiche, utilizzate nel campo delle protesi oculari, sono:

ENUCLEAZIONE

Può essere caratterizzata da una maggiore o minore attenzione al risultato estetico post-chirurgico.
Per orientarsi maggiormente all’estetica, bisogna riempire il vuoto volumetrico con altri materiali come: un impianto mobile, delle biglie di metacrilato, di silicone, di idrossipatite, di matasse di mirsilene.
Una volta tolto il bulbo, si può decidere di legare solamente i muscoli oculomotori tutti insieme, reciderli in modo da formare un pavimento orbitario e una cavità che sarà solo in parte riempita da una protesi.
In questo modo si ottiene un risultato estetico di minore naturalezza.

EVISCERAZIONE

Svuotamento del contenuto oculare che conserva la tunica sclerale con i muscoli ad essa attaccati.
 Viene poi inserita una biglia, meglio se di idrossipatite, a cui viene sovrapposta una protesi oculare.
 Tale inserimento può essere effettuato dopo iridectomia o attraverso un taglio di 360° sotto inserzione dei retti.

Per quanto riguarda le possibili complicanze chirurgiche, nel breve periodo potrebbero verificarsi congiuntiviti, blefariti e infiammazioni virali o di origine meccaniche. Con il passare del tempo, si potrebbero riscontrare: il prolasso della palpebra, la riduzione del volume cavitario, variazioni di assetto dell’endoprotesi.

Ocularista al lavoro mentre realizza una protesi con iride di colore verde

La protesi oculare

Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Chi è l'ocularista

Chi è ocularista

L’ocularista è uno specialista che realizza la protesi oculare più adatta alle esigenze di ogni singolo paziente.
L’ocularista produce la protesi oculare, la modella e l’adatta al paziente seguendo tutte le fasi e fornendogli consigli fondamentali per la risoluzione di eventuali problemi.

Tipi di protesi

Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.

I vantaggi delle protesi in vetro sono:

  • il minor peso
  • il migliore scorrimento palpebrale

A queste protesi però è associata una scarsissima reperibilità e una maggiore fragilità del materiale, che le rende sensibili agli urti.

Le caratteristiche delle protesi in resina acrilica sono:

  • un elevato grado di infrangibilità
  • un migliore risultato estetico
  • una durata maggiore nel tempo
  • modificabile in fase di costruzione

Le protesi in vetro e le protesi in resina acrilica, anallergica e con pigmenti vegetali, sono attualmente le più diffuse.

Esempi di intervento

Per la realizzazione delle protesi oculari utilizziamo solamente materiali di altissima qualità e tecnologie avanzate.
Ogni protesi oculare è costituita da una superficie anteriore e posteriore con una sua curva, un bordo, una sclera, un’iride, un foro pupillare, vasi e strie gialle.
I materiali utilizzati per la creazione delle protesi oculari sono resine di prima qualità e materiali coloranti.

Tecniche chirurgiche

Il Centro Ottico si occupa della fase post-operazione chirurgica.

Le più efficaci tecniche chirurgiche, utilizzate nel campo delle protesi oculari, sono:

ENUCLEAZIONE

Può essere caratterizzata da una maggiore o minore attenzione al risultato estetico post-chirurgico.
Per orientarsi maggiormente all’estetica, bisogna riempire il vuoto volumetrico con altri materiali come: un impianto mobile, delle biglie di metacrilato, di silicone, di idrossipatite, di matasse di mirsilene.
Una volta tolto il bulbo, si può decidere di legare solamente i muscoli oculomotori tutti insieme, reciderli in modo da formare un pavimento orbitario e una cavità che sarà solo in parte riempita da una protesi.
In questo modo si ottiene un risultato estetico di minore naturalezza.

EVISCERAZIONE

Svuotamento del contenuto oculare che conserva la tunica sclerale con i muscoli ad essa attaccati.
 Viene poi inserita una biglia, meglio se di idrossipatite, a cui viene sovrapposta una protesi oculare.
 Tale inserimento può essere effettuato dopo iridectomia o attraverso un taglio di 360° sotto inserzione dei retti.

Per quanto riguarda le possibili complicanze chirurgiche, nel breve periodo potrebbero verificarsi congiuntiviti, blefariti e infiammazioni virali o di origine meccaniche. Con il passare del tempo, si potrebbero riscontrare: il prolasso della palpebra, la riduzione del volume cavitario, variazioni di assetto dell’endoprotesi.