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Dal guardare al capire è… Movimento pupillare!

Novembre 30, 2023

Gli occhi sono lo specchio dell’anima.
Scommettiamo esservi imbattuti varie volte in questa citazione ultra-inflazionata.

Ebbene, in qualità di ‘professionisti della vista’ desideriamo proporvi un contenuto che svisceri le cause scientifiche di questo estratto tanto evocativo quanto veritiero. Può essere che con alcuni aspetti abbiate già familiarità, ma quel che più ci interessa – e speriamo vi incuriosisca – è calarli nella vostra quotidianità.

“Dilatazione pupillare”, è questo il punto di partenza della nostra analisi.
La dilatazione della pupilla è determinata dal movimento di contrazione di due muscoli: il cosiddetto “muscolo dilatatore della pupilla”, collegato al sistema nervoso simpatico mediante fibre nervose, e lo “sfintere pupillare”, a sua volta costituito da una banda circolare di fibre situate intorno al foro pupillare.

La “miosi” indica la riduzione del diametro pupillare al di sotto dei 4 mm, indotta dalla contrazione del muscolo costrittore della pupilla (altrimenti detto “muscolo sfintere dell’iride”); la “midriasi”, invece, fa riferimento alla dilatazione della pupilla al di sopra dei 5 mm di diametro e si verifica in assenza di luce per facilitare l’adattamento visivo al buio. Può essere sia ‘uni’ che ‘bi’-laterale, a seconda che interessi uno o entrambi gli occhi.

Fin qui parrebbe dunque che la luce sia la sola variabile a influenzare il movimento pupillare… E invece no! Lieti di comunicarvi che anche emozioni e stati d’animo influiscono sulle condizioni fisiologiche di miosi e midriasi. Parecchi studiosi hanno indagato a lungo sul fenomeno e sono giunti alla conclusione, nonché teoria universalmente nota e condivisa, secondo cui le pupille si dilatano quando il cervello lavora più duramente. Ok ora passiamo alla pratica, vi spazientirete, e avete pure ragione! Quindi eccovi qualche spaccato quotidiano nel quale siamo certi vi identificherete.

  • Ragionamento. Vi stanno interrogando, state esponendo un piano strategico o ripercorrendo la trama di quel film intricato… Il cervello sta lavorando duramente e come riflesso fisiologico e incontrollato le vostre pupille si dilateranno.
  • Sovraccarico. Siete reduci da un meeting piuttosto impegnativo e il vostro capo vi chiede di effettuare un “rapido calcolo”: 386 x 1573. Le pupille, da dilatate che erano per lo sforzo cognitivo svolto fino a quel momento, si contraggono di getto. Questo avviene perché il cervello è sovraccarico e gli viene sottoposta una richiesta che supera di gran lunga le sue capacità… A meno che non siate degli Einstein 3.0 e in tal caso saremmo entusiasti di fare la vostra conoscenza 🙂
  • Interesse. Sei al bar con la tua migliore amica e ti sta confidando l’appuntamento che da sempre sognava: le tue pupille si dilatano per la curiosità di conoscere ogni dettaglio. Il tuo partner narra con fior fiore di dettagli l’avvincente (per lui) derby Inter-Milan… Pupille ristrette, garantito.
  • Attrazione. In genere alla vista di persone nude le pupille tendono a dilatarsi e, se finito l’effetto sorpresa quel soggetto desta eccitamento, rimangono tali.
  • Disgusto. Immagini cruente, scene di violenza: tutto ciò che genera in noi ribrezzo provoca nell’immediato un allargamento delle pupille a causa dell’effetto sorpresa, dopodiché si restringono a manifestare rifiuto.
  • Dolore. Se particolarmente intenso, genera una dilatazione di 0.2 mm.
  • Schieramento politico. Analogamente alle casistiche esaminate, l’allargamento della pupilla indica che il soggetto simpatizza col candidato a cui è esposto.
  • Alcol e droghe. Alcol, farmaci, oppioidi provocano l’effetto delle pupille miotiche, altrimenti detto “delle pupille a spillo”. Diversamente la cocaina, le anfetamine e l’LSD inducono midriasi.
  • Danni cerebrali. Le pupille di una persona ‘sana’ dovrebbero reagire ugualmente alla luce. Questa condizione può venir meno laddove si verificassero incidenti che provochino traumi cranici, ictus o arresto cardiaco.
  • Neuroni specchio. Trattandosi di una tipologia di neuroni che stimolano ad empatizzare con gli altri, è possibile che relazionandosi con qualcuno le cui pupille sono dilatate, anche le proprie si allarghino in automatico di diametro.

Tanto, tantissimo altro potremmo dire sull’argomento ma per ora ci fermiamo qua.

Importante era cogliere la rilevanza degli occhi nell’interpretare emozioni e stati d’animo altrui, nonché circostanza che quotidianamente ci troviamo ad esperire.

Sperando di aver suscitato il vostro interesse (se avessimo modo di guardarvi negli occhi, lo capiremmo!), vi diamo appuntamento al prossimo articolo.

A presto!