Il vademecum per preservare la salute visiva
Emergenza sanitaria.
Vorremmo poterne non parlare ma le modalità in cui ha inciso sulla nostra esistenza sono tali da costringerci a chiamarla in causa. Nella fattispecie la tratteremo in riferimento alle pratiche lavorative e scolastiche che ha introdotto, quali smart working e didattica a distanza, e le conseguenze che queste hanno procurato alla nostra vista.
Il “digital eye strain”, altrimenti noto come “affaticamento visivo”, è una problematica legata allo stress degli occhi che sorge dopo aver trascorso parecchie ore davanti a uno schermo. Lo schermo emette una “luce blu” che viaggia tra i 380 e i 500 nanometri: volete sapere il range a cui sono riconducibili le radiazioni nocive? Dai 400 ai 455 nanometri. Ne deduciamo che un’esposizione prolungata ai dispositivi digitali provoca disagi come secchezza e bruciore oculare, visione annebbiata e/o sdoppiata, percezione alterata dei colori e contrasti, pesantezza oculare, lacrimazione accentuata, cefalea e fotofobia. Non solo, il ripetuto sforzo dell’occhio nella messa a fuoco di contenuti a distanza ravvicinata può provocare, col passare del tempo, miopia e astigmatismo.
Ora che abbiamo allertato la vostra coscienza con una discreta dose di terrorismo (non ce ne vogliate ma a volte serve), vi presentiamo un kit di accorgimenti ai quali attenervi day by day per prevenire quanto descritto.
- Regola del 20-20-20. I nostri occhi non sono progettati per fissare incessantemente uno schermo, pertanto occorre distogliere lo sguardo e soffermarlo su altro ogni 20 minuti trascorsi davanti al dispositivo, per 20 secondi ad almeno 20 piedi (circa 6 metri) di distanza.
- Appostarsi in una stanza non troppo illuminata. Sembra inverosimile, ma in un ambiente meno luminoso godrete di migliori condizioni per studiare e lavorare; riguardo l’illuminazione artificiale, vi suggeriamo di prediligere fonti a basso voltaggio e assicurarvi che l’illuminazione naturale non sia eccessiva, così da non aumentare troppo la luminosità del monitor.
- Regolare inclinazione e luminosità dello schermo. Per non affaticare la vista, inclinare lo schermo in modo tale che formi un angolo tra i 10 e i 20 gradi e attivare le impostazioni di luminosità automatiche per consentire al telefono o al computer di regolarsi in base all’ambiente.
- Usare occhiali da vista per computer con le lenti Blu Control. Si tratta di particolari lenti in grado di proteggere l’occhio rendendo l’utilizzo dei dispositivi elettronici meno dannoso e affaticante.
- Mantenere una ragionevole distanza dal display. Preferibile è zoomare lo schermo o modulare la dimensione del font a proprio piacimento: per darvi un indicatore, il range dai 40 a 45 cm può essere già soddisfacente, permettendo di visualizzare correttamente immagini, video e testi senza affaticare la vista.
- Sbattere regolarmente le palpebre (ammiccare). Forse non ne siete al corrente, ma di norma bisognerebbe sbattere le palpebre ogni 4 secondi, tempistica che spesso – nell’utilizzo dei dispositivi digitali – lascia a desiderarsi. Ci focalizziamo sui contenuti da visualizzare, li fissiamo incessantemente e dimentichiamo di ammiccare: l’ammiccamento consente, invece, di preservare l’idratazione dell’occhio e migliorare la messa a fuoco.
- Usare le lacrime artificiali. Si tratta di uno strumento efficace sia per contrastare l’affaticamento visivo sia per mantenere gli occhi umidi e lubrificati a lungo: esistono sul mercato diverse tipologie di collirio e soluzioni, che – PRESTATE ATTENZIONE! – il vostro ottico di fiducia può raccomandarvi secondo le vostre specifiche esigenze.
Non ci resta che invitarvi a seguire questi semplici accorgimenti per tutelarvi dalla secchezza oculare, l’eventuale comparsa o il peggioramento di difetti visivi.
Perché Noi, al vostro benessere, ci teniamo.