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Smart working e DAD

Settembre 4, 2023

Il vademecum per preservare la salute visiva

Emergenza sanitaria.
Vorremmo poterne non parlare ma le modalità in cui ha inciso sulla nostra esistenza sono tali da costringerci a chiamarla in causa. Nella fattispecie la tratteremo in riferimento alle pratiche lavorative e scolastiche che ha introdotto, quali smart working e didattica a distanza, e le conseguenze che queste hanno procurato alla nostra vista.

Il “digital eye strain”, altrimenti noto come “affaticamento visivo”, è una problematica legata allo stress degli occhi che sorge dopo aver trascorso parecchie ore davanti a uno schermo. Lo schermo emette una “luce blu” che viaggia tra i 380 e i 500 nanometri: volete sapere il range a cui sono riconducibili le radiazioni nocive? Dai 400 ai 455 nanometri. Ne deduciamo che un’esposizione prolungata ai dispositivi digitali provoca disagi come secchezza e bruciore oculare, visione annebbiata e/o sdoppiata, percezione alterata dei colori e contrasti, pesantezza oculare, lacrimazione accentuata, cefalea e fotofobia. Non solo, il ripetuto sforzo dell’occhio nella messa a fuoco di contenuti a distanza ravvicinata può provocare, col passare del tempo, miopia e astigmatismo.

Ora che abbiamo allertato la vostra coscienza con una discreta dose di terrorismo (non ce ne vogliate ma a volte serve), vi presentiamo un kit di accorgimenti ai quali attenervi day by day per prevenire quanto descritto.

  1. Regola del 20-20-20. I nostri occhi non sono progettati per fissare incessantemente uno schermo, pertanto occorre distogliere lo sguardo e soffermarlo su altro ogni 20 minuti trascorsi davanti al dispositivo, per 20 secondi ad almeno 20 piedi (circa 6 metri) di distanza.
  2. Appostarsi in una stanza non troppo illuminata. Sembra inverosimile, ma in un ambiente meno luminoso godrete di migliori condizioni per studiare e lavorare; riguardo l’illuminazione artificiale, vi suggeriamo di prediligere fonti a basso voltaggio e assicurarvi che l’illuminazione naturale non sia eccessiva, così da non aumentare troppo la luminosità del monitor.
  3. Regolare inclinazione e luminosità dello schermo. Per non affaticare la vista, inclinare lo schermo in modo tale che formi un angolo tra i 10 e i 20 gradi e attivare le impostazioni di luminosità automatiche per consentire al telefono o al computer di regolarsi in base all’ambiente.
  4. Usare occhiali da vista per computer con le lenti Blu Control. Si tratta di particolari lenti in grado di proteggere l’occhio rendendo l’utilizzo dei dispositivi elettronici meno dannoso e affaticante.
  5. Mantenere una ragionevole distanza dal display. Preferibile è zoomare lo schermo o modulare la dimensione del font a proprio piacimento: per darvi un indicatore, il range dai 40 a 45 cm può essere già soddisfacente, permettendo di visualizzare correttamente immagini, video e testi senza affaticare la vista.
  6. Sbattere regolarmente le palpebre (ammiccare). Forse non ne siete al corrente, ma di norma bisognerebbe sbattere le palpebre ogni 4 secondi, tempistica che spesso – nell’utilizzo dei dispositivi digitali – lascia a desiderarsi. Ci focalizziamo sui contenuti da visualizzare, li fissiamo incessantemente e dimentichiamo di ammiccare: l’ammiccamento consente, invece, di preservare l’idratazione dell’occhio e migliorare la messa a fuoco.
  7. Usare le lacrime artificiali. Si tratta di uno strumento efficace sia per contrastare l’affaticamento visivo sia per mantenere gli occhi umidi e lubrificati a lungo: esistono sul mercato diverse tipologie di collirio e soluzioni, che – PRESTATE ATTENZIONE! – il vostro ottico di fiducia può raccomandarvi secondo le vostre specifiche esigenze.

Non ci resta che invitarvi a seguire questi semplici accorgimenti per tutelarvi dalla secchezza oculare, l’eventuale comparsa o il peggioramento di difetti visivi.

Perché Noi, al vostro benessere, ci teniamo.